Breve guida alla iscrizione telematica di una citazione notificata via PEC

Breve guida alla iscrizione telematica di una citazione notificata via PEC.

Il sistema - da me già testato varie volte al Tribunale di Roma - funziona bene, con alcune accortezze.

Il consiglio è di preparare dapprima il fascicolo da depositare in una cartella sul vostro pc: un indice in pdf nativo ed i vari allegati, che avranno tutti una numerazione progressiva dallo 00 dell'indice ai vari 01, 02, 03, ecc., degli allegati.

L'atto principale è la citazione: se notificata via PEC, utilizzerete quella allegata alla stessa PEC, che dunque andrete a copiare nella cartella, insieme alla procura ed alle ricevute di accettazione e di consegna della notifica via PEC (nel formato originale, ossia eml oppure msg).

Poi dovete scansionare marca e contributo oppure il mod. F23 utilizzato per il pagamento od il bollettino postale ed inserite il file della scansione in pdf nella cartella. Se invece utilizzate il pagamento telematico, copiate nella cartella il file della ricevuta. Infine potete procedere con la redazione della busta.

Aprite il redattore (io uso SLpct) ed inserite tutti i dati richiesti (quelli obbligatori in SLpct sono evidenziati in rosso).

Alla fine impostate l'atto principale, ossia la citazione. Il redattore avrà già predisposto come allegato la NIR (nota di iscrizione a ruolo). Non rimane dunque che inserire gli altri allegati.

Dapprima va allegata la procura, non come "allegato semplice" bensì come "procura alle liti". Poi il pagamento, anche qui non come "allegato semplice" bensì come "ricevuta pagamento contributo unificato" (se invece utilizzate il pagamento telematico, allora dovete allegarlo come "ricevuta di pagamento telematico"). Quindi le ricevute di accettazione e di consegna della eventuale notifica via PEC, ancora non come "allegato semplice" bensì come "ricevuta di accettazione" e "ricevuta di consegna". Per ultimi inserite come "allegato semplice" tutti gli altri documenti: e quindi l'indice ed i vari allegati.

Particolare attenzione per l'allegazione di queste ricevute: suggerisco di non utilizzare l'allegazione specifica "ricevuta di accettazione" e "ricevuta di consegna", bensì quella ordinaria, ossia "allegato semplice" (altrimenti, il sistema non riconosce l'allegato alla ricevuta di consegna come l'atto principale e finisce con l'evidenziare un errore già in 4a PEC, col rischio di scarto del deposito se il cancelliere non risolve manualmente). [Il suggerimento di cui al presente paragrafo è superato dall'avvenuta risoluzione delle precedenti criticità del sistema.]

Non rimane che firmare solo il necessario e spedire la busta.

A me - in questi giorni - la 4a PEC di accettazione del deposito è arrivata nel giro di 24 ore lavorative [alla data di aggiornamento, la 4a PEC arriva nel giro di 8 giorni circa]. In questa stessa 4a PEC è allegato un file denominato EsitoAtto.xml. Se lo aprite come txt, all'interno troverete scritto il numero di Ruolo generale. Ad ogni modo, controllando subito dopo nel Polisweb, troverete il vostro procedimento.

Per evitare il problema, in fase di accettazione del deposito, di un possibile mancato allineamento dell'anagrafica distrettuale con quella nazionale, così come già più volte verificatosi, nel caso in cui si richieda l'iscrizione telematica di un atto introduttivo in un Tribunale che si trovi fuori del proprio distretto, è consigliabile, prima di procedere col deposito, contattare il CED della Corte d'Appello del distretto ove si iscrive e chiedere l'inserimento del proprio nominativo nell'anagrafe distrettuale.



N.B.: il presente scritto contiene solo alcuni personali suggerimenti relativi alla iscrizione telematica di una citazione notificata via PEC. L’autore declina ogni responsabilità dall’uso di tali suggerimenti. Eventuali inesattezze possono essere segnalate all’autore.

Roma, Mercoledì 16 settembre 2015 alle ore 18:57
AGGIORNAMENTO: 14/06/2016
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